Assieme al Liceo Artistico Statale “P. Candiani” di Busto Arsizio, Istituto Statale d’Arte “E. e U. Nordio” di Trieste e Centro SMAC di Trieste.
Laboratorio del Corpo
Sono stati svolti esercizi per alterare la percezione usuale del corpo e dello spazio: la privazione della vista tramite l’uso di bende induce un nuovo adattamento sensoriale attraverso l’uso degli altri sensi a nostra disposizione. Attraverso il canto e l’emissione della propria voce si cerca di percepire la propria persona e lo spazio che essa occupa. Allo stesso modo si è cercato di percepire, attraverso la risonanza del canto di altre persone, i micro cambiamenti all’interno del proprio corpo.
Laboratorio del Suono
Ogni partecipante si è approcciato ai vari strumenti a disposizione (tutti costruiti a partire da materiale di riciclo) suonandoli liberamente e creando così una massa sonora concreta e viva. Questa fase genera molto divertimento nel gruppo, buon inizio per conoscersi senza parlarsi. Dopo una breve introduzione base dei parametri del suono (durata, frequenza e ampiezza) si è introdotto il concetto di sinestesia sonora: Al gruppo viene posto il problema di definire sensazioni “altre” attraverso l’uso dei parametri del suono appena imparati e del proprio strumento. Sono state suonate sensazioni come il freddo, il ruvido, il dolce, l’acido, un mal di pancia. Sono state suonate immagini come Il triangolo, la spirale e la muffa sul muro. Tali esercizi multisensoriali sono stati propedeutici all’esecuzione di Partiture Immaginali. Ogni gruppo ha avuto il compito di pensare ad un soggetto da rappresentare attraverso una mini partitura sonora che tenga conto delle caratteristiche sensoriali del soggetto scelto. Al termine della performance gli ascoltatori devono raccontare che sensazione hanno ricevuto e indovinare il soggetto rappresentato dagli esecutori.
Laboratorio dell’Immagine
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