Il 2 novembre 2001 è stata stipulata, a Parigi, la DICHIARAZIONE UNIVERSALE DELL'UNESCO SULLA DIVERSITÀ CULTURALE.

Tra le “Linee Essenziali di un Piano d’Azione” si legge, al punto 9: “Incoraggiare "l'alfabetizzazione digitale" e accrescere la conoscenza delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, che devono essere considerate sia discipline d'insegnamento sia strumenti pedagogici in grado di rafforzare l'efficacia dei servizi educativi.”

In base a questa definizione l’Associazione KINEO ha ricevuto il patrocinio dell’UNESCO nel 2012 per la sua competenza nel combattere il video-analfabetismo e potenziare la Carta dei Diritti della Comunicazione Internazionale. 

In particolare l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura ha riconosciuto il metodo VAM (Video Alfabetizzazione Multisensoriale) come uno dei più avanzati sistemi di sviluppo della democrazia digitale.

 

VAM ALFA

Laboratorio dedicato a migranti e richiedenti asilo che utilizza un approccio multisensoriale allo scopo di favorire l’apprendimento funzionale della lingua italiana.

Il workshop è centrato sulle motivazioni relazionali e affettive dei partecipanti.

Il rapporto insegnamento/apprendimento nell’ambito dell’educazione significa ex-ducere, cioè tirar fuori. Ma nel tempo questo ex-ducere si è trasformato in un indurre qualcosa nel discente: anche senza cattive intenzioni, forse inconsapevolmente, si propone un modello autoritario camuffato da metodo democratico. 

L’insegnante è la sfera nella quale l’apprendente deve entrare per forza. 

Con il metodo VAM alfa si rovescia la prospettiva, cioè si entra all’interno della “sfera" degli studenti, delle loro esigenze vere, concrete, affettive. 

L’esigenza primaria per questi ragazzi immigrati è di possedere la lingua italiana. 

VAM BRAINFRAME

Laboratorio formativo per l'educazione ai linguaggi adatto a partecipanti di tutte le età e alle scuole.

 
Fondato sulla multisensorialità, la condivisione degli obiettivi e le relazioni empatiche tra i partecipanti.

Lo scopo di questi laboratori è quello di acquisire l’abilità di ascoltare il mondo esterno, rompendo le barriere culturali che impediscono la percezione.

Il metodo è basato su attività performative che vedono nella disabilità una risorsa creativa: la deprivazione sensoriale di un organo, del cieco o del sordo per esempio, è portatrice di ricchezza all’interno dell’officina.

Il potenziamento della qualità percettiva produce una maggiore potenzialità espressiva e creativa attraverso l’ultilizzo delle moderne tecnologie digitali.

Non si agisce più per accumulo di informazioni, come in un usuale sistema educativo, ma attraverso un “digiuno percettivo” che rinnova la grande risorsa empatica e intuitiva.

VAM ART

Laboratorio site specific collettivo all'interno di spazi dedicarti all'arte.

I protagonisti sono i visitatori, che partecipano ad un'opera corale attraverso diverse tecniche VAM, proiezioni, live painting, suoni interattivi.

I visitatori sono le opere d'arte viventi, di queste giornate di workshop interattivo e relazionale.

Alla fine di ogni laboratorio viene montato in tempo reale un video riassuntivo dell'esperienza e proiettato in sede.