Assieme a ragazzi richiedenti asilo ospiti dell'Italian Consortium of Solidarity - Maggio 2016

 

 

Il laboratorio Vam alpha che si è svolto dal 2 al 6 maggio 2016 ha visto la presenza di un gruppo misto di donne e uomini. Il tema di questo VAM è stato il lavoro, pertanto ciascuna attività proposta e svolta nella settimana ha avuto lo scopo di sviluppare lessico e competenze relative al tema, secondo una difficoltà crescente.
La settimana si è aperta con il disegnare il proprio lavoro o il lavoro che si vorrebbe fare, e si è conclusa con la simulazione di un colloquio di lavoro.

I disegni

Anche questa volta, per permettere a tutti i partecipanti di dare forma al laboratorio, si è deciso di cominciare chiedendo di disegnare il lavoro desiderato o quello praticato prima di arrivare in Italia. Le mansioni emerse sono state varie, alcune si ripetevano, come il “cuoco”, “l'insegnante”, “il muratore”, “il meccanico”, “l'autista”, “la segretaria”, “l'infermiere”. Dopo aver appeso tutti i disegni alla parete, i partecipanti sono stati guidati a fare emergere le prime parole utili a nominare gli strumenti e gli oggetti minuziosamente rappresentati. I verbi coniugati sono stati molti, ma meritano menzione in particolare gli utilissimi “essere” e “fare”. “Io sono muratore”, “Io faccio il muratore”. In conclusione i conduttori hanno chiesto ai presenti quali dei lavori avrebbero voluto analizzare più in dettaglio. La lista: “Parrucchiera, architetto, fotografo, muratore, meccanico, web designer, segretaria, medico, cuoco” è stata utilizzata come guida per le riprese dei giorni successivi.

La parrucchiera e il meccanico

Il laboratorio è stato suddivisa in due parti. Una prima parte in cui è stato mostrato il video di una parrucchiera di Trieste che tinge i capelli di una cliente. Il video è stato analizzato in dettaglio, spiegando ai partecipanti tutto il lessico presente nelle riprese.

Tra i verbi coniugati si segnalano “spazzolare” e “spazzare” che hanno fornito l'occasione ai partecipanti di esercitarsi con il suono “zz”, particolarmente difficile da pronunciare per alcuni di essi.

Alla fine dell'analisi del video sono stati proposti dei giochi di ruolo in cui si simulava la scena di una cliente che entra dalla parrucchiera e chiede di potersi fare la tinta. La ragazza che durante il primo giorno aveva espresso il desiderio di lavorare come parrucchiera ha perciò avuto l'occasione di mettersi subito alla prova.

La seconda parte del laboratorio si è incentrata sul mestiere del meccanico. In questo caso i termini erano più tecnici perché andavano a definire i vari attrezzi da lavoro: “chiave inglese”, “pinza”, “tenaglie”, “cacciavite”. Nonostante ciò, il gruppo è stato ricettivo e ci si è potuti esercitare con il suono “gl”. L'ultima parte del laboratorio si è concentrata sugli articoli.

 
Il falegname e il cuoco

La troupe addetta alle riprese ha ripreso il laboratorio di un falegname. Il vocabolario spesso era assai specifico ma ci si è potuti concentrare su termini di uso quotidiano come “misurare”, “tagliare”, “buco” oltre a quelli più peculiari quali “sega circolare”, “pialla”, “stucco”. Tuttavia anche questi ultimi vocaboli hanno avuto un riscontro presso i partecipanti che avevano esperienza di questo tipo di lavoro. La seconda parte ha affrontato il lavoro del “Cuoco”, mestiere apparso spesso nei disegni. La lezione è stata densa ed è stata un ottimo spunto per introdurre concetti quali le norme igieniche da conoscere per poter affrontare l'esame HACCP. In particolare, è stato molto utile per far capire la differenza, in tema di conservazione dei cibi, tra le regole flessibili e di buonsenso di “casa” e quelle più restrittive e definite dalla legge di ristoranti, pizzerie e locali.

 

Il medico

Tra i lavori emersi nei disegni c’era quello del medico. Si è proposto un video in cui una dottoressa spiegava alcune situazioni fondamentali: l’ingresso al pronto soccorso, la localizzazione e il tipo di dolore che si puo’ avvertire. La proiezione è stata utile per conoscere i termini necessari per nominare le parti del corpo umano, gli organi interni, ma anche riconoscere e definire i sintomi di un malessere. Particolarmente utile la spiegazione su come descrivere i diversi tipi di dolore: “fitta”, “dolore sordo”, “continuo”, “pulsante”, termini di fondamentale utilità quando ci si presenta dal medico. Nella parte conclusiva sono state realizzate delle scene che hanno creato un momento di scambio piacevole e divertente. I partecipanti si sono espressi simulando un dialogo con l'infermiere o il medico dando voce alla loro necessità di parlare e voler utilizzare al meglio la lingua italiana.

 

Il colloquio di lavoro

I conduttori hanno simulato un colloquio di lavoro per un posto da impiegato. Il video è stato ripreso e mostrato ai partecipanti. Lo scopo fondamentale del video è stato quello di far prendere dimestichezza con alcune delle domande ricorrenti che vengono poste durante i colloqui di lavoro. Domande quali “Che tipo di lavoro cerchi?”, “Qual è stata la tua ultima esperienza lavorativa?” “Sei automunito?”, “Sei disponibile a lavorare su turni?”, hanno fatto capire al gruppo quali possono essere le informazioni interessanti per un datore di lavoro e sono state l'occasione per imparare parole meno frequenti come “automunito” o “turni”. Alla fine di quest'ultima lezione tutti i partecipanti hanno presentato dei colloqui scambiandosi i ruoli di datore di lavoro e candidato. Tutti sono stati soddisfatti e spesso le potenziali domande sono diventate un momento per esprimersi sulla tematica lavoro facendo emergere un concetto valido per tutti: per poter esercitare bene un lavoro bisogna amarlo. O un compito è facile da esercitare nel momento in cui lo si fa con passione.

 

Condotto da

Rodolfo Bisatti, Maurizio Pasetti, Valeria Fabris, Luigi Brandi, Sara Brumich, Beatrice Abbate, Francesca Bergamasco